Cosa significa stato alterato di coscienza?

Per stato alterato di coscienza si intende uno stato di coscienza diverso da quello ordinario di veglia, non patologico e caratterizzato da un cambiamento qualitativo nel modo di funzionare della mente.

Anche se l'uso di sostanze psicoattive può cambiare facilmente e profondamente la nostra esperienza di coscienza, possiamo anche - e spesso in modo più sicuro - alterare la nostra coscienza senza l'uso di farmaci. Questi stati alterati di coscienza sono talvolta il risultato di attività semplici e sicure, come dormire, guardare la televisione, fare esercizio fisico o lavorare su un compito che ci affascina.

Qui consideriamo gli stati alterati di coscienza indotti volontariamente.

Le principali tecniche per indurre stati alterati di coscienza volontari e non farmacologici sono:

Training Autogeno

Toni binaurali

Vasca di deprivazione sensoriale

Effetto Ganzfeld

Breathwork/Respirazione Holotropica

Ipnosi e autoipnosi

Meditazione con un mantra, buddista, trascendentale, zen.

Mindfulness

Mind machine

Yoga

Euforia del Corridore (Runner's high)

Stato di flow

Cerimonia della Capanna Sudatoria

Trance (Sciamanica)/Trance mistica

Danza estatica, canto, ascolto della musica

👉🏻Quali di queste hai già provato?

Gli stati non ordinari di coscienza sono usati da sempre nella storia dell'umanità nei riti religiosi. L'uso di sostanze psicoattive nei riti religiosi dell'antichità era infatti comune per facilitare esperienze spirituali e mistiche. Un esempio significativo è rappresentato dai Misteri Eleusini ad Eleusi, vicino ad Atene, dove si ritiene che una bevanda a base di ergot fosse consumata per indurre visioni e stati alterati di coscienza durante le celebrazioni in onore di Demetra e Persefone. Ed anche nelle produzioni artistiche passate e presenti vi è prova e certezza che molta creatività e genialità siano dovute a stati alterati di coscienza, spesso indotte da sostanze. Aggiungiamo anche che molte delle recenti innovazioni della Silicon Valley sembrano essere frutto proprio di esperienze psichedeliche.

"Gli stati alterati di coscienza come la meditazione, i fenomeni ipnotici, la concentrazione possono contenere inoltre strumenti formidabili per affrontare il dolore, oppure stimoli e situazioni problematiche proprie dell’ambiente esterno o delle dinamiche personali e intrapsichiche. In questo senso, gli stati alterati di coscienza possono avere un grande potenziale ai fini della sopravvivenza, dello sviluppo psichico nell’individuo e del progresso culturale. Essi potrebbero rappresentare la maniera attraverso cui un uso più pieno ed efficace del sistema centrale.

Considerato in questa prospettiva, l’impulso a sperimentare stati psicologici alterati – in particolare periodi di distacco dalla coscienza razionale e centrata sull’io, oppure forme diverse di percezione della realtà e autocoscienza – acquista una sua logica e, curioso a dirsi, una sua razionalità. Una logica che potrebbe dar conto dell’apparentemente paradossale mantenimento nelle specie animali e nell’uomo di un tratto evolutivo, come quello dell’uso di sostanze psicoattive, carico di rischi per il normale funzionamento di un organismo, per suo adattamento all’ambiente e per la sopravvivenza della specie."(2)

(1) "Eleusis and the Eleusinian Mysteries", George Emmanuel Mylonas, 1968; "The Immortality Key: The Secret History of the Religion With No Name" Brian C. Muraresku e Graham Hancock, 2020

(2) Stefano Canali e Giulia Virtù: Stati alterati di coscienza. Un bisogno evolutivo?